sabato 31 ottobre 2009

tutto bene? Si... sabai-dee!

Gli stranieri che vivono qui da anni lo considerano normale...
... il fatto che i Thai siano assolutamente incapaci di prevedere le conseguenze delle loro azioni.

Io a sostegno porto due casi dal mondo elettrico:



I cavi che si vedono sono cavi elettrici che accendo il lampione! Si vede che sono ben protetti con il nastro adesivo...
... mi chiedo con tutte le piogge che ci sono come mai non ci sia ancora stato un corto circuito!
E pensare che basterebbe tirare i cavi internamente al lampione per ridurre i possibili problemi in modo drammatico.

Oppure questo:
a cosa servono le canaline interne per i cavi ethernet... quando basta fare un foro nel muro!
La cosa che rende l'idea molto più simpatica è che il foro finisce in esterno!

venerdì 30 ottobre 2009

La peculiarità della casa dei volontari

Una delle caratteristiche tipiche delle case thai è la presenza di animali di ogni sorta che girano liberamente...

si può veramente trovare di tutto.
In una villa molto grande qui vicino ho trovato decine di polli e galline in giardino girare indistrubati.

Anche la casa dei volontari ha la sua scelta di animali, ma è specializzata in un campo preciso:
le muut... le formiche!


Ci sono almeno tre tipi di formiche di tre dimensioni diverse:

  • le formiche giganti sono gialle e si trovano vicino al cancello (che utilizzano come autostrada per attraversare il giardino) e nel posto macchina. Non solo trasportano pezzi di foglie, ma anche piccoli animaletti -ancora vivi- come larve e simili.
  • Le formiche medie nere invece si trovano nel retro della casa vicino alla zona lavanderia. Queste assomigliano in tutto e per tutto alle nostre classiche.
  • In casa invece girano quelle micro: così piccole, da risultare di dimensione inferiore anche ai moscerini, si muovono in campagne anche da centinaia alla volta. Una volta mi hanno invaso il bagno, anche se non ho mai capito cosa stessero cercando, dato che non vi tengo nemmeno i saponi.
Come leggevo su wikipedia le formiche sebbene presenti anche in europa, sono tipiche dei paesi tropicali! Al di là della mia abitazione, in giro si possono trovare infatti anche altri tipi con colori e forme delle più disparate.

Vi lascio il link se avete intenzione di dargli un'occhiata: ho scoperto che ci sono addirittura formiche che rubano le operaie di specie diverse per schiavizzarle!

Istruzioni per l'uso del... bagno!!!

Ci sono certi concetti della società che sono considerati talmente basilari e largamente conosciuti che nessuno si sognerebbe mai di spiegarne il funzionamento.

Uno di questi è il bagno! Avete mai visto le istruzioni per usare il water? e quelle per il lavandino? A parte nuovi apparati come doccie ultratecnologiche, le istruzioni per tali prodotti sono... trascurabili!

Anche in Thailandia non ci sono spiegazioni.... ma quì il bagno è tradizionalmente molto diverso da quello occidentale!!!

Giusto per fare un esempio: i bagni meno occidentalizzati si riconoscono solo dalla presenza del water. Agli occhi di un occidentale il bagno tradizionale appare come una stanza vuota, con qualche oggetto quà e là! :-)

Fortunatamente tutte le case nuove presentano un bagno che nella forma è molto più familiare, anche se ha tante piccole differenze.

La prima differenza è che la stanza presenta il pavimento sempre ribassato rispetto al pavimento delle altre stanze. Questo ha uno scopo ben preciso.

Entrando gli elementi tipici sono: un piccolo lavandino con lo specchio, il water e la doccia.
La vasca, come il concetto di lavarsi nella vasca/tinozza, non esistono in Thai.
Inoltre manca il bidè (ma neppure gli Inglesi lo usano...).

Il lavandino è quasi sempre microscopico: risulta utile giusto per lavarsi i denti e farsi la barba. Niente di più. Quasi tutti i lavandini hanno il miscelatore, con il piccolo problema che non c'è niente da miscelare! C'è solo un ingresso al lavandino: l'acqua a temperatura ambiente.
Il mio bagno attuale sul miscelatore, anzichè le canoniche scritte C/F, H/C o cerchilino rosso e blu, presenta la semplicissima scritta: H2O!
...come dire: essere chiari è importante!

Per lavarsi si usa la doccia. Ma anche questa è minimalista: da un rubinetto esce l'acqua che seguendo il tubo arriva allo spargitore.
Non c'è nient'altro: niente paratie a vetri o fondo quadrato/rettangolare. L'acqua cade sul pavimento e con una leggera pendenza dello stesso viene convogliata verso un canale di scolo.

Questo è il motivo per cui il pavimento è sempre ribassato: in modo che l'acqua non possa mai uscire dalla stanza! Se arriva alla porta, trova un gradino prima di poter fuoriuscire.
Quasi sempre nel passaggio dal rubinetto allo spruzzatore viene inserito un boiler elettrico che scalda l'acqua in modo da poter scegliere la temperatura dell'acqua.


Arriviamo all'elemento cruciale quando i bisogni chiamano: il water.
In apparenza è identico al water inglese (con il raccoglitore per l'acqua esterno giusto in parte alla tazza), se non per uno spruzzino che è sempre, sempre presente.
Sia nei bagni dell'ultima sotto-stanza da 4 euro a notte che all'Hilton, lo spruzzino è una sicurezza!

Come scritto in tutti gli hotel: la carta igenica non può essere buttata nel water. I sistemi fognari tailandesi sono molto scarsi ed un uso eccessivo di carta può cuausare problemi... molto maleodoranti!
La carta igenica, quando presente, va buttata in un apposito cestino posizionato tipicamente in parte al water. Lo scopo della carta igenica però non è quello di pulire, quanto quello di asciugare! Una volta espletati i nostri bisogni infatti entra in scena lo spruzzino omnipresente, che, grazie ad un getto d'acqua molto direttivo e ad una buona pressione, viene usato per puntare li dove lo sporco ancora si nasconde.
Una volta pulito, quindi la carta ha scopo drenante.

In molto bagni pubblici la carta igenica viene fornita all'ingresso, dopo aver pagato il corrispettivo per l'accesso, ma in una quantità estremente esigua (quante volte ho chiesto di raddoppiare la dose! ;-) ) proprio perchè utilizzata solo per l'asciugatura.

Questa è una foto presa da un albergo di buon livello per 'thai':


come si vede il water è appunto quello inglese, con lo spruzzino in basso. Il cestino per la carta igenica... lo avevo spostato prima di fare la foto ;-)
Si intravede il lavandino. La doccia invece è presente subito dietro la porta.

Gli alberghi che invece fanno degli occidentali il loro target principale, spesso hanno anche la vasca, con lo spruzzatore della doccia in angolo. Tuttavia il pavimento rimane comunque ribassato, come al solito!

giovedì 29 ottobre 2009

La sede dei volontari: volonteer's house

Sembra proprio che il cambio di stagione mi abbia fatto male,
ancora una volta mni trovo a letto a riposo nella casa dei volontari!

Il centro dei camiliani di Rayong
ha un cancello -di dimensioni giganti- che viene chiuso da una guardia tutte le sere esattamente alle 10, impendendo quindi il passaggio sia in uscita che in ingresso.

Questo è stato risconosciuto da lungo tempo come un problema per le persone che per lungo tempo si stabilivano a lavorare al centro, ma che la sera avrebbero preferito non avere "il coprifuoco" alle 10... per questo si è attivata la casa dei volontari.

Situata sulla stessa strada del centro (che collega Rayong a Bangkok!) a circa settecento metri in direzione Bangkok, la casa presenta un giardino, un portico ed una zona soggiorno comuni a tutti i residenti. In soggiorno sono presenti una televisione (che non guarda mai nessuno) ed il router ADSL per il collegamento ad internet!

La zona notte invece si divide in 5 stanze, ognuna con la sua chiave di ingresso ed un bagno privato, che permette quindi a 5 volontari diversi di risiedere nella stessa casa, ognuno mantenendo la sua privacy.
Delle 5 zone, le due al piano terra sono occupate in pianta stabile da Marco Palestrini e da Kut (una Thai che si occupa anche della pulizia della casa in genere e che lavora in cucina al centro).
Al primo piano invece si trovano le restanti tre: la mia delle zone libere è la più grande!
... ma non ha l'acqua calda! ;-)
Qui fa sempre caldo... quindi la doccia fredda (temperatura ambiente) è preferibile!!!

Quelle volte che mi serve di fare una doccia calda passo dal bagno di in una zona libera di fronte che ha il boiler elettrico e che è sempre aperta, quando non ci sono occupanti ufficiali.

Da quando sono arrivato è stata occupata solo per una settimana dal padre di Jessie quando è venuto a riprenderla. Probabilmente in futuro sarà occupata da Helena, che al momento risiede ancora in una stanza all'interno del centro.

mercoledì 28 ottobre 2009

Visitatori francesi al centro

Oggi ci accorgiamo di un bel problema!
Qui al centro non c'è nessuno che sa parlare francese...
e per la prima volta arrivano due visitatrici francesi (sopra in foto) ... che non parlano inglese!!!

Fortunatamente Fysol (sempre in foto, a destra), un volontario canadese originario del Quebec che lavora al centro dei camilliani di Lak Prabang, oggi -come ogni tanto succede- era al centro di Rayong di passaggio...
il fatto che conosca anche il francese come madre-lingua risulta decisamente utile!

Tra l'altro poi scopriamo che la ragazza a destra è figlia di italiani, trasferitisi in Francia prima della sua nascita, e che quindi conosce un pò di italiano... ;-)

martedì 27 ottobre 2009

Suam Suà: gita allo Zoo delle tigri di Sri Racha

Oggi il programma dei bambini dell'orfanotrofio prevede una gita a Sri Racha a vedere le tigri (suà).

Qui in thailandia -come in India- sono ancora presenti le tigri allo stato selvatico. Verso sud lungo la penisola è ancora possibile incontrarle.

Il cosidetto Suam (zoo) di Sri Racha è molto diverso da uno zoo all'occidentale con gli animali nelle gabbie. Il centro è composto da:
  • quattro padiglioni principali tipo delfinario di Gardaland, dove ad ore precise vengono eseguiti degli spettacoli circensi con gli animali
  • e da svariate attrazioni secondario, di carattere generale sugli animali.
La giornata prevede quindi di dividere i ragazzi dell'orfanotrofio in quattro gruppi per gestire meglio i movimenti. Io vengo assegnato ai gialli, o meglio, vengo "preso in carico" da Puna (qui sotto in foto) che per l'occasione decide che sono di sua proprietà! ;-)


Gli spettacoli agli occhi dei bambini risultano incredibili!
In mattinata riusciamo a prendere parte agli spettacoli dei coccodrilli, delle tigri e degli elefanti.


Mentre i primi due risultano un pò banali, dopo averli visti mille volte nella stessa forma, l'ultimo è invece spettacolare... veramente da sbellicarsi dalla risate.
Gli elefanti infatti riescono ad esibirsi in molteplici sottospettacolini in cui con la loro ingombrante presenza fanno dispetti ai malcapitati spettatori chiamati sul palco!

Nella foto qui sotto lo spettacolo dove gli elefanti giocano con gli hula-hop.


Il pomeriggio prosegue con lo spettacolo del maiale che sa fare i calcoli matematici, e quindi al giro completo di tutte le ulteriori attrazioni.

Impressionante è quella della "regina degli scorpioni". Situata in fondo ad una grotta artificiale piena di vasi (aperti) con gli scorpioni vivi dentro, la regina indossa un vestito che ne è ricoperto!

Interessanti poi gli studi sugli allevamenti incrociati.
Cuccioli di tigre svezzati dai maiali risultano essere meno "fieri" e più facilmente addomesticabili!

Mentre il contrario aveva dell'assurdo: maialini rivestiti di pelle di tigre, spediti nelle grinfie della madre...
...per il maialino decisamente meglio non fare il porco! ...Non provare nemmeno a spogliarsi!

lunedì 26 ottobre 2009

Signori e Signore: una nuova volontaria farang!


Al centro PCU inizia oggi l'attività una nuova volontaria: Helena Sauer.

Lei è una ragazza tedesca che vive in un paesino dalla parti del lago di Costanza, all'estremo Sud della Germania.

Dato che ha appena finito la scuola secondaria superiore e non ha ancora chiarito che studi intraprendere all'università, si è presa un anno di tempo per scoprirlo!
L'anno universitario inizierà a ottobre del prossimo anno. Nel frattempo ha deciso di provare una esperienza di volontariato all'estero perchè dice "sicuramente ti cambia il modo di vedere le cose".

Succede poi che un suo zio è molto amico di un tedesco che ha una grande impresa (da milioni di bath, dicono gli infermieri :-)) qui vicino, a Map Ta Put...
...ed ecco come è venuta a conoscenza del centro dei camilliani di Rayong.

La sua formazione all'interno del centro PCU è stata assegnata completamente a me, quindi da oggi non solo ho un aiuto nel caregiving... ma ho anche un sottoposto! :-)
A parte gli scherzi, la fase di ingresso è la più delicata ed avere qualcuno che ti istruisce in una lingua più elaborata del linguaggio dei gesti semplicifica notevolmente le cose.

Benvenuta Helena.

sabato 24 ottobre 2009

Situazione politica in Thai

E' praticamente impossibile descrivere in modo chiaro la situazione politica della Tailandia in poche parole, tanti e tali sono stati i ribaltamenti -leggasi anche colpi di stato- che sono avvenuti negli ultimi anni.

Il regno del Siam divenne una monarchia costituzionale nel 1932 a seguito di un colpo di stato che lascio comunque al potere la vecchia dinastia monastica, nota come chakri.

Nel 1939 Il nome del paese venne ufficializzato come Thailandia, Terra dei thai, ma che vuol dire anche terra libera. I thailandesi da sempre ricordano di non essere mai stati una colonia di alcun stato europeo.

Un vera costituzione arrivo solo nel 1991.
Nel 1998 a seguito quindi di elezioni costituzionali, prese il potere Thaksin Shinawatra.
Grande magnate delle telecomunicazioni, impose una politica estremamente favorevole alle persone povere, conservando il sistema scolastico obbligatorio e soprattutto creando un sistema di sanità pubblica nazionale. Tutti e soli i tailandesi possono accederci pagando 30 bath.
Una vera manna per i poveri che fino ad allora non potevano accedere alle costose strutture private. Questo garantì a Thaksin il pieno sostegno del popolo, oltre che della fascia colta che vedeva in lui un grande innovatore.

Tuttavia una serie di questioni gestite in modo personale:
  • per evitare di essere accusato di conflitto di potere vendette alla moglie la sua azienda.
  • poi introdusse una legislazione per la quale riusci a vendere l'azienda allo stato di Singapore, senza pagare neanche un lira di tasse allo stato.
  • la guerra alla droga, che si trasformò nell'arresto e uccisione extra-giudiziare di più di 2000 persone appartenenti a delle liste preparate dal partito
  • i tentativi frequenti dello stesso di sostituirsi al monarca anche nelle apparizioni pubbliche...
crearono le condizioni per il colpo di stato del 2006. Thaksin si salvò fuggendo in Inghilterra.
Durante il colpo di stato venna abolita anche la costituzione fino a nuove elezioni da tenersi nel 2007.

L'anno successivo vinse Somchai Wongsawat, da tutti ritenuto un fantoccio dello stesso Thaksin, data l'alta popolarità che il secondo continuava a mantenere presso le masse. Tuttavia il partito all'opposizione, i PAD (detti anche: le maglie gialle, un partito di stampo monarchico), si attivarono in tutti i modi per far cadere il governo... fino a quando -a seguito del blocco degli areoporti internazionali l'anno scorso- il primo ministro dovette dare le dimissioni in favore di Abhisit Vejjajiva, che ancora adesso è al potere.

Le proteste popolari delle maglie rosse (il partito di Wongsawat) di aprile/maggio di quest'anno non sono valse a nulla. Anzi furono represse nel sangue dai militari, che appoggiano dietro le quinte i PAD.

venerdì 23 ottobre 2009

ASEAN summit: "a strange party"

Oggi inizia e si tiene proprio in Thailandia l'ASEAN summit.

L'ASEAN (bellissimo il gioco di parole!), ovvero l'Association of South-East Asian Nations, esiste dal 1967.

L'ASEAN si dichiara terzo polo economico dopo gli Stati Uniti e la UE. Come dimensioni per popolazione è equivalente, ma in realtà il prodotto interno lordo è abbastanza ridotto.

Gli stati membri sono: Indonesia, Malesia, Filippine, Singapore,Thailandia, Brunei, Vietnam, Cambogia, Laos e Mianmar + Papua Nuova Guinea (osservatore interno).

Si veda la sorgente wikipedia per tutti i dettagli.

A dare MOLTO peso all'ASEAN però è la forma ASEAN+3 che comprende anche gli ulteriori stati: Cina, Giappone e Corea del Sud!
Una vera potenza!!!

Quello che rende l'associazione poco credibile è però una eterogeneità della situazioni che va al di là di ogni possibile immaginazione.

Gli stati membri hanno forme di governo che vanno senza problemi dalla dittatura alla repubblica. Hanno economie diverse e situazioni completamente dissimili, con livelli di sviluppo estremamente variabili. Addirittura nella composizione religiosa l'eteriogeneità è totale: vi è il cattolicesimo nelle filippine, il buddismo in thailandia, laos e vietnam, mentre malesia e indonesia sono stati fortemente mussulmani.

Tutte queste diversità pesano quando si tratta di trovare accordi.

Il summit come dicevo è in Thai, localizzato - dall'altra parte del golfo di Tailandia- ad Hau hin e Cha-Am. Tuttavia già la Thailandia solamente ha tutta una serie di dispute aperte con gli stessi stati membri:
  • con la Cambogia è da sempre che si contende un pezzo di terra di 4,6 Kmq. Ancora oggi non si vede la fine della controversia (anche perchè il primo ministro cambogiano Han Sen supporta il partito all'opposizione in thailandia!).
  • con la Malesia invece ci sono problemi a livello religioso. I mussulmani malesi... che vivono "al di quà del confine" operano continuamente azioni terroristiche separatiste. Tutte fortemente represse dai miliatari thailandesi. (le zone del Sud sono considerate a rischio per gli stranieri, anche a causa dei sequestri che operano i terroristi).

Con tutti questi problemi non so come l'attuale direttore dell'ASEAN+3 - che è giapponese - potrà portare avanti i discorsi "seri" come la moneta unica in ASEAN (prevista per il 2015) o la politica strategica economica di legame con gli USA, l'Australia e la Nuova Zelanda...

giovedì 22 ottobre 2009

avviso: commenti anonimi permessi

Ho fatto adesso la modifica alle impostazioni del blog dato che alcuni si lamentavano di non poter postare commenti.
Ebbene adesso siete liberi di scrivere quello che volete in modo anonimo!

Siate corretti!

Il metodo corretto per postare commenti è quello di diventare lettori fissi... o di avere un account valido.

La piccola Soom









Durante il pranzo Paul ha avuto occasione di raccontarmi alcune delle storie dei bambini orfani, prima di arrivare al centro sociale.

Ebbene, se uno pensa che il fatto di crescere in un orfanotrofio sia di per sè problematico è perchè non sa cosa può avvenire 'al di fuori' di esso.

Tra svariate storie di "normale crudeltà" in un mondo difficile verso i piccoli non autosufficienti, quella che mi ha colpito di più è quella di Soom (sopra in foto).

Tra le ragazze è la più piccola. I pochi bambini meno alti di lei, ancora fanno fatica a camminare. Quando messi in ordine di altezza, Soom è la prima della fila.
E' difficile anche riuscire ad immaginare come possa essere stata messa veramente in atto una tale brutalità con un essere così minuscolo...

Ebbene Soom è stata violentata da parenti interni alla famiglia!
A mano di sei anni può già vantarsi di questo per-nulla-invidiabile record.

In questo senso, lei è stata "salvata" dall'HIV. Una volta scoperta la sua infezione le autorità hanno deciso di portarla al centro per farla curare, allontanandola dalla famiglia...

mercoledì 21 ottobre 2009

Sao, l'infermiere


Sicuramente tra gli infermieri più bravi al centro PCU vi è Sao. Spesso e volentieri è lui che si occupa dei compiti più difficili.

A differenza di molti tailandesi, si presenta come una persona molto rigida ed impostata, molto severa e precisa. Ma applica questa precisione anche nel proprio lavoro dove quindi mostra di essere meticoloso e di fare le cose con cura.

Lui formalmente è il mio superiore tra le 5 e le 7 del mattino, ma quasi mai mi segue, preferendo fare tutto da solo, anche perchè non parla per niente inglese!
Da quando poi c'è stato il cambio di turno, arriva al pomeriggio... e per questo mi segue ancora di meno!!! :-P

Organizzazione tailandese visita il centro

Qui al centro sociale camilliano di Rayong non mancano mai le soprese o gli interventi di esterni.

Normalmente si tratta di qualche sponsorizzatore che viene a trovare il bambino di cui si prende cura economicamaente, oppure di qualche volontario desideroso di prestare aiuto. Altre volte sono ditte che si presentano con la scusa di avere un nuovo farmaco eccezionale contro l'HIV che hanno intenzione di dare in prova ai pazienti del centro.
A volte è un semplice amico che passa a trovare gli amici al centro.

Oggi però è arrivata una intera organizzazione tailandese! L'incontro è stato gestito dalla sezione per le relazioni di carattere nazionale e quindi -dato che loro non parlano inglese- non ho potuto sapere esattamente chi fossero. So che legato all'incontro c'era anche un seminario che è durato per tutti e tre i primi giorni della settimana.

Qui una foto durante la presentazione (in thai) dell'organizzazione all'ora di pranzo:

martedì 20 ottobre 2009

martedi: impegni? ... Si, sono malato!

Per il terzo martedi di fila...
...mi sento male: ho la tosse!

Ormai è un appuntamento fisso.

Questa volta l'aria condizionata dell'albergo di Pattaya di sabato ha avuto il suo buon effetto negativo!
Alle 2:00 del pomeriggio, finito il turno, mi precipito a letto dove -anche per effetto delle pastiglie che mi hanno consigliato- dormo tutto il pomeriggio!

i tailandesi... non vanno al mare!

La guida della Lonely Planet la mette come una delle cose da vedere in Thailandia: i Thai che fanno il bagno con i vestiti!

Ebbene, anche se qui si trovano alcune delle spiagge più belle del mondo, i Thai non ne approfittano per niente.

Tutte le strutture marine che si trovano da queste parti sono realizzate ad uso esclusivo dei turisti.

E' difficilissimo vedere i Thai al mare. Invitarli a venire in spiaggia è altrettanto inutile.

Due sono le scuse principali che offrono:
  1. il sole fa male (e non gli si può dare torto! Senza protezioni, la bruciatura è assicurata)
  2. ai Thai piace... essere bianchi!
La televisione conferma: ci sono tantissime pubblicità che puntano sull'effetto sbiancante per spingere all'acquisto di questo o quel prodotto!
D'altronde delle quattro famiglie di popolazioni thailandesi, solo una è apparantemente bianca, mentre le altre sono 'abbronzate' o persino scure!

Un'altra motivazione nota, ma che i Thai non citano è il pudore che hanno!
Per loro spogliarsi è contro la decenza, tanto che i vestiti politically correct sono sempre e solo quelli a manica e gamba lunga, qualunque sia la temperatura. I Thai difficilmente si sono abituati al modo di vestire occidentale con abiti corti per l'estate. In molti posti fuori dai circuiti turistici i vestiti corti non sono accettati: lo stesso vale per i templi, dove può essere negato l'accesso ad un turista non vestito adeguatamente.

Risutato:
se un Thai fa il bagno al mare o in piscina... spesso lo fa completamente vestito!

I costumi thailandesi -che alla fine sono stati creati- però sembrano i nostri costumi degli anni '50. Il bikini ovviamente non esiste, per loro!

Escluso il dio denaro, come poi tali limiti vadano a braccetto con altre situazioni tipicamente Thai al momento è ancora un mistero...

Ning lascia il centro


Ning ha 33 anni.
Da qualche tempo si trova al centro, dove, sebbene paziente in cura, aiutava in lavanderia (ogni giorno hanno montagne di roba da lavare e stirare).

E' stata sposata, ma ha divorziato dal marito, anche se non è ben chiaro se a causa della malattia.

La bella notizia è che oggi lascia il centro dei Camilliani per andare a stare al giardino dell'Eden, il centro per le persone sieropositive che si sono riprese!

La brutta notizia è la motivazione del suo trasferimento: lascia il centro perchè da un mese a questa parte una malattia della pelle le causa nei e macchie su tutto il corpo. Piuttosto che subire le chiacchere della gente esterna preferisce stare in un posto più tranquillo (il giardino dell'Eden è in campagna). Vivrà lì per almeno 6 mesi.

Buona fortuna!

lunedì 19 ottobre 2009

Ko Samet

Da lungo tempo Paul per oggi aveva previsto una gita in barca insieme a dei Canadesi che finanziano il centro una gita a Ko Samet con i bambini orfani.

Oggi quindi era tutto pronto, se non per un problema: il tempo. Il sole era oscurato da spesse nubi di pioggia.
Nonostante il temporale che si avvicinava si è scelto per la soluzione coraggiosa: si va lo stesso!

Quindi il gruppo dei bambini e degli insegnanti, insieme a un Inglese, un Canadese, un Australiano... e a me ;-)... parte alla volta di Ko Samet.


Ko in thai vuol dire 'isola' e Ko Samet è uno dei centri turistici più conosciuti della zona.
Tra l'altro è molto raccolta, tranquilla ed organizzata. A costi ridicoli si può prendere una stanza praticamente in riva al mare!

La giornata si rivela spettacolare: un giorno di sole come non se ne vedava da parecchio qui a Rayong.

Paul, la 'thai royal' enciclopedia britannica


Paul è uno dei due volontari fissi del centro insieme a Marco. Di origine inglese 'pura', non rientra nella patria Inghilterra da diversi anni ormai.

E' spostato con una donna tailandese e vive con lei nella vicina città di Ban Chang. Qui dirige un piccolo commercio di esportazione della Giada che gli da i fondi necessari per vivere e mantenere la famiglia.

Ha iniziato a lavorare per il centro dei Camilliani da qualche anno, quando alcuni canadesi che lo conoscevano richiesero il suo aiuto per soddisfare l'ultimo desiderio di un bambino orfano in fase terminale: voleva volare!
Paul organizzo il tutto... e alla fine rimase a lavorare al centro.

Ora è un importante punto di appoggio per il reparto relazioni internazionali (al quale collabora con Marco).

Paul con la conoscenza (e la forte pronuncia british ;-) ) della lingua è fondamentale nella gestione degli stranieri. Infatti Paul è l'elemento di riferimento per le fondazioni di lingua inglese che finanziano il centro e che sono tra le più importanti!

La nota particolare di Paul è -al di là del classimo humorismo freddo inglese- la sua vasta conosenza della storia (anche moderna), della geografia e della scienza. Spesso e volentieri si lascia andare nel racconto di episodi poco conosciuti avvenuti in questi ultimi anni.

Per es. ci ha raccontato come una volta -durante la guerra fredda- solo per 45 seccondi non si scatenò un attacco nucleare. I Russi aveva scambiato un missile di prova norvegese per un missile nucleare... a 45 secondi dall'invio del contrattacco, il Cremlino chiamò la Casa bianca per chiedere spiegazioni...

Ma soprattutto non ditegli che la corrente elettrica alternata è stata inventata da Edison! La corrente alternata fu invenzione di Nicola Teslta (mentre Edison scopri quella continua)... ...altrimenti vi terrà ore a raccontare delle ingiustizie della storia e di come gli eventi siano modificati per soddisfare le esigenze del potere del momento... :-)

domenica 18 ottobre 2009

pubblicità: massaggio a Pattaya


Questa ragazza (Naam, che significa: acqua) oggi mi ha fatto uno dei migliori massaggi Thai che abbia mai avuto.

Anche lei come la maggior parte delle ragazze che lavorano in questi posti viene dell'Isaan, la zona povera a NordEst della Thailandia, dove la vita è ancora oggi per molti versi ancora simile a quella della Thai pre-civilizzazione (villaggi agricoli e risaie a non finire).

Se passate di qui andate da lei.
In fondo a Walking street, vicino alla porto delle barche.
:-)

Pattaya: the day side

Dato che sono curioso e che mi alzo tutte le mattine alle 5 del mattino, alle 8 sono già sveglio e bello pronto per andare a rivedere il quartiere a luci rosse alla luce del giorno.

Lasciato il Florida, mitico alberghetto dove ho passato la notte a meno di 10 euro (e puntualmente la luci non funzionavano nè in camera nè in bagno ;-) mi dirigo verso il mare e da lì percorro tutta la spiaggia fino all'estremo Sud del paese dove si trova Walking Street.

A luci spente la via è quasi irriconoscibile: se non fosse per l'arco che a caratteri cubitali delimita l'inizio della via, diresti che è un altro posto....

... ed è un posto totalmente deserto.
Le persone visibili si contano sulle dita delle mani.

Percorro mezza via e parecchie traverse senza che nessuno si accorga di me.

Poi arrivo in una sala immensa dove si trovano una dozzina di bar (nota: i bar quì non hanno divisione o muri tra loro; solo i banconi dove ci si siede indicano le rispettive zone). Li c'è una donna con due bambini: mi chiama e mi racconta la sua storia.

Si chiama Pong, ha 57 anni e da 10 il marito è morto in un incidente in cui ha perso anche un figlio. Lei deve custodire il bar dalle 6:00 del mattino alle 18:00 della sera. Il boss la paga 4500 bath al mese (90 euro dai noi, circa la metà dello stipendio da operaio per loro) e non ha neanche un giorno di vacanza. Viene al lavoro a piedi che ha trovato una casa a 2000 bath al mese (probabilmente una stanza con un bagno). Uno dei due figli rimasti con lei poi va a scuola e la scuola per quanto poco... costa! Rimangono solo i soldi per mangiare un poco al giorno.
Alla domanda: "ma non riesci a trovare un lavoro dove almeno vieni pagata normalmente?", lei mi risponde che dovrebbe comprare un motorino per andare a lavorare, ma lei non riesce a mettere via gli 8000 bath necessari per l'acquisto.

Questa è una storia ben diversa di quella raccontata ieri.
Qui le cose cambiano... come dal giorno alla notte!

Pattaya: the night side















Nel Sud-Est della Tailandia, il luogo turistico per eccellenza è Pattaya.

Il nome si pronuncia con l'accento sullo 'ya' finale...
..e facendolo suonare un pò cinese!

Descrizione in due parole:

Pattaya sta al resto della Thailandia come Gardaland ai giochi per bambini.
Visto Pattaya, il resto sono solo giocattoli.

Storia:















Pattaya 'nasce' nel 1959 durante la guerra del Vietnam. Molti soldati in licenza cercavano svago e divertimento sulle spettacolari spiagge della golfo di Thailandia.
Il mare di soldi americani si è ben sposato con la cultura locale che 'permette' da sempre la mercificazione del corpo. Il flusso è diventato innarrestabile: così un piccolo paese di pescatori si è elevato a simbolo indiscusso di un certo tipo di turismo.





E' qui che sono stato al mare.
Mi ha portato Marco (a sinistra nella foto); nel paese poi abbiamo raggiunto Sandro, un suo amico che vive a Bangkok e che al momento sta studiando la lingua tailandese (a destra).



Impressioni:

Ritengo veramente difficile che un possa esistere un altro posto in Thai così fortemente impostato. Mentre in ogni altra città esiste una zona a luci rosse, qui tutto il paese è stato inglobato. Il fulcro del paese, Walking street (il nome della via è occidentale!) presenta beer bar grandi come supermercati, decine di club e bar a GoGo si trovano sulla strada ed in ogni anfratto laterale. (Nota: Walking street è una zona pedonale!)

Ce ne sono così tanti che loro stessi hanno dovuto inventare metodi per diversificarsi (il bar con le ragazze vestite da spaziali, da infermiere, da tigri. ecc).



















Marco e Sandro mi hanno portato in un bar a GoGo (il che vuol dire che le ragazze ballano su un palco centrale e non sul bancone come nei Beer Bar). Ebbene quando sono entranto sembrava di essere al cinema (c'era addirittura il suono con effetto surround), ma al posto dello schermo, il palco. Siamo stati un'oretta nel bar. In questo periodo ho fatto in tempo a vedere delle danze vietnamite, delle danze africane, tre o quattro strip di cui uno eseguito con un tizio del pubblico seduto su una sedia e la tipa che gli ballava intorno, sopra e sotto. Ovviamente i vestiti erano quel che si dice... discinti! (in uno spettacolo, addirittura le ragazze erano vestite... di panna montata!).

Se si ha della sessualità da sfogare (e soldi ;-P)... Pattaya ti accoglie a braccia aperte!
In questo il paese offre: "quantità, qualità, prezzo!" per dirla come una famosa pubblicità... e non ha paragoni.

Giusto due note di colore:
  1. La ragazza di Marco (Thai), dato che lavora proprio a Pattaya all'Holiday Inn, ci ha accompagnato allegramente in questo viaggio nel peccato, anzi proponendoci le stessa locali e divertimenti!
  2. Mentre arrivavamo in paese in automobile, abbiamo visto scorrazzare felicemente in mezzo alla strada un disabile in carrozzella motorizzata, con a rimorchio una ragazza thai... carina! Marco mi ha confermato che non è la prima volta che lo vede prender su tipe.
Succede solo qui.

venerdì 16 ottobre 2009

Turn over infermieri

Oggi è iniziato un turn over degli infermieri per il quale la mattina la maggior parte di loro non possono essere presenti.

Stamattina alle 5:30 al centro mi sono trovato solo con due infermieri del turno del pomeriggio per gestire tutti i pazienti.

Mi è stato assegnato il ruolo di "assistente alla doccia" e per due ore ho seguito i pazienti uno ad uno man mano che mi venivano accodati all'ingresso dei bagni.

Questa situazione andrà avanti per due settimane...
:-)

Pong


Pong, questo il suo nome, tra tutti i malati del centro di cure palliative è quello che più mi soprende.

Solo per il fatto che tra i pazienti è quello che parla meglio Inglese, me lo rende più simpatico e più volte è stato utile anche nel tradurre le comunicazioni anche verso gli altri infermieri.


Quello che realmente sorprende di lui è lo stato emotivo in cui vive.

E' HIV positivo.

E non solo: è paraplegico! Ha perso l'uso delle gambe, che riesce a muovere solo utilizzando le braccia, solo perchè sono praticamente pelle-ossa e niente più.

Lo stare fermo a letto per mesi, gli ha cuasato un terzo problema: le piaghe da decubito.
Ne ha tre: una gigantesca sull'osso sacro, più altre due laterali.

Quasi tutto il giorno soffre per i dolori delle piaghe ed ogni giorno è necessario fargli un intervento apposito di pulizia.

Tra tutti è quello che sta fisicamente peggio.

Eppure ha sempre l'aria estremamente tranquilla.
Mi ha raccontato che ha lavorato per 10 anni a Pattaya (sicuramente allora poteva camminare dato che i thailandesi non hanno gran rispetto per i disabili), poi è stato male.

Ora si trova al centro da 6 mesi.

Ma non c'è traccia di rimpianto o di lamentela, come se fosse indifferente alla malattia che gli impedisce di fare qualsiasi cosa.

E nel dire "qualsiasi cosa" lo intendo in senso strettamente letterale.

Molti degli altri pazienti possono alzarsi ed uscire. Alcuni fanno addirittura alcuni lavoretti all'interno del centro infermieristico.

Lui no. Non gli è nemmeno permesso di uscire nemmeno in carozzella.
L'unica cosa che riesce a fare da solo è mangiare quando gli viene portato il cibo sul tavolino.
Lo sposta, se lo sistema in posizione e mangia.

Tutto il resto del giorno lo passa in... niente!
Eppure è perfettamente presente, tranquillo, quasi sereno, se non quando quelle poche volte si lamenta dei dolori e chiede un massaggio alla gamba o al braccio.

Per me lui è una di quelle magie che si possono trovare solo in Oriente.

giovedì 15 ottobre 2009

Presentazione

Ciao a tutti,

questo è il primo post del blog e quindi lo sfrutto per realizzare una premessa relativa a scopi e missione del blog.

La situazione attuale in 3 parole:

Ho lasciato l'Italia per la Thailandia (google language) dove mi trovo per un periodo di volontariato internazionale. Sto lavorando presso il centro di aiuto di malati di AIDS di Rayong

Scopo

Lo scopo di questo blog è di far convergere diverse necessità in una unica soluzione:
  • aggiornare tutte le persone che conosco della mio stato e della mia situazione con un unico mezzo (e quindi tenermi in contatto con loro)
  • raccontare la cultura della Thailandia allo socpo di rendere più consapevoli gli occidentali di questo mondo a sè che viene chiamato "Asia" e delle regole che lo governano in generale e la Thailandia nello specifico.
  • mantenere una memoria storica a lungo termine della mia esperienza (l'anno che avevo vissuto in America a 16 anni avevo scritto un diario personale... solo l'anno successivo potevo già rileggere eventi che avevo completamente rimosso).
  • Ultimo, ama non di minore importanza: mettere in evidenza il lavoro del centro di Rayong, presso più persone possibili, in modo da recuperare fondi soprattutto per il mantenimento dei bambini orfani e dei pazienti in esso ospitati.


Note:
Il primo post è stato pubblicato ad esperienza già iniziata e quindi ha una data superiore a quella del primo post cronologico che verrà pubblicato (presto) per coprire i primi giorni di viaggio.

Jessi è partita

Questa settimana il padre Australiano di Jessi ha vissuto al centro dei camilliani.

Era arrivato circa una settimana prima, ma era rimasto a Pattaya con un suo amico...
...e questo per chi conosce il posto citato dice già molto.


Qui è stato presente per seguire le procedure operative che la bambina deve assolutamente seguire per non ritornare in AIDS (com'era quando è stata presa dal centro un anno e mezzo fa) e per far tradurre le cartelle mediche in inglese, in modo da poterle consegnare ai medici australiani.

Normalmente dire che una orfana è stata ripresa dai propri genitori dovrebbe essere una bella notizia, ma in questo caso alcuni presupposti ci danno l'impressione che lasciare l'orfanotrofio potrebbe essere un male per lei:

  1. la bambina ha bisogno di cure rigorose con le pillole giuste prese al momento giusto della giornata, che sia il mattino, il pomeriggio o la sera
  2. il padre al momento non ha un lavoro vero (voleva vendere il cellulare per recuperare un centinaio di euro)
  3. l'idea del padre è quella di affidare la bambina ad una filippina che vuole prendere in moglie e che NON hai mai VISTO la bimba.
... lascio aperto ogni commento.

martedì 13 ottobre 2009

Cena di compleanno al mare

Alla fine della giornata Father Andrew ci ha portato ad un ristorante 15 Km a Sud di Pattaya con una vista spettacolare!

Ecco alcune immagini del panorama visibile dal ristorante:


Father Andrew




Father Andrew è un nome di fantasia che ha assunto come religioso, solo per rendere il suo nome più comprensibile agli occidentali con cui ha a che fare.

Father Andrew è un padre (si, Cattolico!) camilliano thailandese che dopo aver finito il seminario è stato mandato ad aiutare il centro PCU dei malati di HIV.

Un pò alla volta le sue funzioni operative all'interno del PCU si sono ridotte. Ora ricopre solo un ruolo di supervisione, ma nel contempo si occupa anche di gestire il centro esterno del giardino dell'eden.

Una nota divertente che cita del suo lavoro è che poichè il suo scopo è quello di aiutare spiritualmente le persone, questi riconoscono che i consigli di padre Andrew sono per il loro interesse e quindi gli obbediscono...
...cosa che puntualmente non succede quando ad impartire gli ordini sono i diretti superiori!

Proprio oggi è il suo compleanno! Happy Birth Day!

domenica 11 ottobre 2009

campanari in erba... nei bar tailandesi!

In ogni Beer Bar che si rispetti c'è una campana appesa, spesso anche di dimensioni consistenti.

La maggior parte degli occidentali che notano la campana non sapendone il significato hanno spesso la tentazione di prendere il batacchio e di suonare un rintocco... senza aver chiesto la funzione della campana.

I Thai suonano la campana sempre e solo quando vogliono offrire da bere a tutti i presenti!

Nel momento stesso in cui la campana viene suonata il boss del locale, felice come una pasqua, inizia ad offrire un giro di qualche drink a tutti i presenti e scarica la spesa sul conto di chi ha appena suonato, anche se questo è totalmente ignaro delle conseguenze della propria azione (come succede con gli stranieri).

A Phuket mi hanno detto che molti bar hanno dovuto bloccare la campana tanti erano i casini che succedevano! Oppure hanno applicato un grande cartello con un prezzo -tipicamnete esagerato- in modo da coprire comunque le spese del giro offerto.

Se andate in bar... siete avvertiti!

W la pioggia!

La Tailandia come tutto il Sud-Est asiatico presenta un clima a tre stagioni:
  1. la stagione calda
  2. la stagione fredda (ma personalmente non andrei al di là del... fresca!=
  3. la stagione delle piogge
La stagione fredda corrisponde circa al nostro inverno, dato che il paese si trova al di sopra dell'equatore. Inizia a Novembre e termina verso Marzo. In questo periodo le temperature minime scendono molto al di sotto della media annuale. Al nord sulle montagne possono raggiungere i 5 sopra lo zero, mentre in media si aggirano intorno ai 15 gradi. Questo è un periodo secco e senza pioggia alcuna.

La stagione calda invece presenta possibili precipitazioni che formano una cappa d'afa per molti occidentali insopportabile. Le temperature comunque crescono e le massime possono raggiungere tranquillamente i 40 gradi, quando la media annuale è intorno ai 30 gradi centigradi. La stagione calda va da Marzo a Luglio.

La stagione delle pioggie invece prevede un tempo estremamente variabile, ma quasi sempre nuvoloso con una o due precipitazioni (anche temporalesche) al giorno.

Quello che soprende tutti gli occidentali che arrivino in Thailandia è la quantità d'acqua che si riversa dal cielo. La pioggia può essere così fitta da impedire la visione anche a qualche decina di metri. Inoltre succede che -poichè il sistema di scolo in certe zone non è stato previsto correttamente- che le strade si allaghino creando pozze d'acqua enormi.

I Thai sembrano disinteressarsene, se piove indossano degli impermeabili di plastica sopra i vestiti e procedono come al solito.

La stagione delle piogge va da Luglio/Agosto ad Ottobre, con la punta massima esattamente quando sono arrivato: a fine settembre!

In foto un pò si riesce ad intuire la quantità di acqua che si sta rovescando dal tetto sulle piante.

La cosa particolare è che appena il cielo si apre e appare il sole di mezzogiorno, qui a Rayong la temperatura si impenna! Il sole picchia tantissimo...

... quindi W la pioggia!

nota: i periodi descritti qui sono generalità. Le zone continentali, la zona che si affaccia sul mare delle Andamane e quella sul golfo di Tailandia presentano delle differenze anche importanti.
Un esempio che colpisce molto è il clima tra Phuket e Ko Samui. Entrambe le isole si trovano alla stessa distanza dall'equatore e non sono nemmeno lontanissime tra loro, ma i climi sono per molti versi invertiti a causa dell'influenza dei due diversi oceani. Succede quindi che quando da una c'è il sole, dall'altra piove e viceversa.

sabato 10 ottobre 2009

Gita a Ban Chang

Il primo weekend da quando ho iniziato a lavorare lo utilizzo per riposare e svagarmi un pò.
Il lavoro è per molti versi molto pesante fisicamente. Questa settimana ho eseguito svariati massaggi su diversi pazienti: sono molto stanco.

Dato che devo fare delle piccole spese, decido di andare nel paese vicino in visita.

Per arrivare a Ban Chang basta fare un segno al "red truck" che passa sulla strada principale e per 1o bath (20 centesimi) ti porta a destinazione.


Si ferma proprio davanti al centro commerciale. Al Tesco Lotus, questo è il supermercato di una importante catena qui in Thai, trovo tutto ciò che mi serve; ho quindi tutto il tempo per vedere la cittadina.

Il paese è sostanzialmente composto dalla via principale a 4 corsie e due o tre traverse principali, che hanno anche un semaforo.

Alla fine mi fermo in una baracca-ristorante tipica per thailandesi. Il tizio del ristorante ha un bella vista una serie di polli che cuoce direttamente con il riso. L'unica parola che sa dire bene in inglese è 'Chicken'! E con questa parola mi dice che ha intenzione di servirmi guarda un pò... del pollo!

La famiglia vive con lui all'interno del ristorante!
Costo totale: pollo + riso + coca cola = 40 bath (< 1 euro)


Finisco la sera a farmi spennare, come il pollo che ho appena mangiato, in una bar per occidentali. :-)

venerdì 9 ottobre 2009

PCU Contest

Oggi vi è la ... Gara di Canto!

Organizzata dagli infermieri per movimentare la vita pazienti al centro PCU.
Inizia alle tre e dure 2 ore intere, con canzoni suonate e cantate live dagli infermieri e con la gara di canto (in versione Karaoke).
Alla gara partecipano diverse persone che lavorano al centro, non solo al PCU.

Nella foto le due finaliste:


giovedì 8 ottobre 2009

La giovane Oom



E' una thailandese giovane giovane che ne ha già viste di tutti i colori.

Originaria dell'isaan è stata venduta dalla madre a pochi giorni dalla nascita ad una cambogiana.
Già questo è di per sè degno di nota, dato che i cambogiani storicamente sono più poveri dei Thai.

Il problema principale è che la madre non registrò mai la figlia all'anagrafe e ora Oom non esiste per i Thailandesi... e tanto meno per i Cambogiani!
In pratica... non esiste!

Dopo aver lasciato la madre ha vissuto 'in qualche modo' fino all'età di 19 anni, quando si è sposata (diciamo unita, non può sposarsi!) ad un muratore che in questi giorni lavora proprio al centro.

Dice Padre Giovanni che in Thai una donna non farebbe mai tatuaggi, se non le prostitute... e lei li ha (anche espliciti!). Questo documenta come avrebbe vissuto fino ai 19 anni.

Poi appunto si è sposata ed è stata sempre e solo con il marito per 4 anni.

Ora dice, però, di avere 21 anni...
... la matematica non è un opinione... ma proprio per questo nessuno potrà mai sapere quanti anni ha veramente questa ragazza.

Probabilmente durante il suo periodo da sola ha contratto l'HIV: è arrivata al centro che non riusciva a camminare. Questo è uno dei primi sintomi di quando si è vicini al livello AIDS.

Il marito stranamente sembra che non abbia contratto la malattia invece... o così racconta!






e non ha nemmeno i documenti nè di uno stato... nè dell'altro! Legalmente... non esiste!

tre in tre giorni

Padre Giovanni mi aveva avvertitoç i malati partono sempre a gruppetti.
Una volta che uno apre la pista, altri seguono.

Siamo arrivati a tre morti in tre giorni di lavoro.

mercoledì 7 ottobre 2009

Il primo morto...

... non si scorda mai, soprattutto se muore mentre lo stai guardando.

Il paziente stava male e anche i giorni precedenti difficilmente si muoveva od interagiva con gli infermieri, ma l'idea che stesse morendo mi ha investito con brutalità all'improvviso.
Mi sono avvicinato e l'infemiere che aveva capito la mia reazione mi ha fatto cenno di si con la testa.
Pochi minuti più tardi... era dall'altra parte.

Quei giorni in cui ti accorgi che il fatto di essere nell'al-di-quà non è così scontato, ma che per la maggior parte è solo una questione di casualità, molte cose che si ritengono importanti assumono tutta un'altra ottica.

martedì 6 ottobre 2009

arrivano i problemi!

Il secondo giorno la mia totale inesperienza in campo infermieristico si fa sentire.
Se poi si aggiunge il fatto che con la maggior parte degli infermieri e dei pazienti non si riesce a parlare per nulla, il mix diventa esplosivo.

Oggi non riuscivo a far niente e qualunque cosa tentassi di fare venivo bloccato.
Dall'altra parte nessuno aveva l'intenzione di prendersi a carico la mia istruzione.

A metà giornata quando incontro padre Giovanni (o anche Father John) gli espongo i miei problemi.

La soluzione si rivela vincente.
Nel pomeriggio si tiene un meeting in cui vengo ripresentato ufficialmente allo staff del PCU completo e dove si stabilisce chi devo seguire per imparare ad assistere ai pazienti.

Mi vengono assegnati 4 infermieri da seguire nei seguenti periodi:
  1. prima di colazione,
  2. durante la colazione fino all'ora di pranzo dei pazienti alle 11,
  3. nell'ora prima del pranzo
  4. e dalle 12 fino al termine del mio turno.
In questo giorno conosco anche Mr. Songsak, l'unico infermiere che parla inglese fluentemente anche con i termini medici. Mi parla sempre e mi spiega tantissime cose sulla tailandia e sul PCU nello specifico.

lunedì 5 ottobre 2009

il primo giorno di lavoro... è il mio compleanno!

Oggi è il primo giorno di lavoro presso il centro.

Ho deciso di collaborare come assistente infermiere presso l'unità PCU.
Altrimenti mi sarebbe toccato stare presso l'Eden Garden, ma sarei stato completamente solo. Al momento non c'è nessun volontario che lavora presso la sede esterna del Giardino dell'Eden.

Quindi ho preferito fare l'infermiere anche se il lavoro sembra molto più impegnativo.

Al centro PCU il lavoro inizia alle 5 del mattino e termina alle 22 della sera e si struttura su due turni. La divisione è grossolamente il turno del mattino ed il turno del pomeriggio.

A me tocca quello del mattino, il pomeriggio sono libero di riposare (e puntualmente vengo a dormire!).

La mattina tre le 5 e le 7 si svegliano i pazienti e si procede con le docce e i cambi della lenzuola.
Mentre un infermiere segue un paziente nel bagno un'altro contemporaneamente vede di sistemare il letto, cambiando le lenzuola e se necessario lavando con uno strofinaccio umido il materasso.

Alcuni pazienti riescono a fare da soli, ma io sono stato incaricato di aiutare principalmente nella stanza di quelli non deambulanti. Quindi il paziente viene aiutato a sedere, se non caricato di peso, su una carrozzella e spinto in bagno per il lavaggio. Contemporanemente si sfrutta l'occasione anche per cambiare il pannolino, che è stato indossato tutta notte.
Inoltre molte medicazioni vengono applicate la mattina presto, prima del primo pasto.

Alle sette inizia la colazione dei pazienti.
Il compito degli infermieri è quello di distribuire il cibo con dei vassoi che vengono portati ai pazienti bloccati a letto. Gli altri invece procedono in una zona apposita -in un'altro edificio vicino- dove vengono serviti a dei tavoli presenti.
I pazienti invece che non riescono nemmeno a mangiare in autonomia vengono inboccati.

Alle 7:30 inizia invece la colazione degli infermieri. I pazienti in questo momento hanno una mezz'oretta libera.

Dalle 8 alle 11 c'è il periodo di riabilitazione. A seconda del paziente e o della sua gravità può essere che si proceda con:
  • l'applicazione di una crema specifica per la pelle ed i muscoli, spalmata anche grazie a massaggi tonificanti per le articolazione (tipico dei pazienti non deambulanti).
  • l'applicazione di materiale ginnico specifico che aiuti il paziente a riabilitare determinate parti del corpo per le quali ha perso la normale capacità motoria.
  • Se il paziente riesce a stare in piedi, lo si fa camminare e/o lo si porta in una sezione specifica del giardino, dove due ringhiere creano un passaggio che il paziente può seguire aiutandosi con le mani per l'equilibrio.
  • si parla, si ride e si scherza con il paziente in modo da tenerlo attivo e contento.
Alle 11 c'è il pranzo dei pazienti. La procedura è esattamente la stessa della colazione.
Per i tailandesi non vi è grandissima differenza tra i pasti, a colazione si mangiano gli stessi piatti che possono essere serviti a pranzo o a cena.

Il pranzo degli infermieri è formalmente alle 12, ma molti -a seconde delle necessità- possono non procedere verso la cucina e mangiarsi un piatto caldo direttamente all'interno della PCU.

Tra le 13 e le 14 avviene il cambio di turno. Arrivano alcuni infermieri del pomeriggio e altri vanno via.

Il mio turno finisce alle 14 precise.

L'attività del pomeriggio è simile a quella della mattina.

domenica 4 ottobre 2009

HIV e AIDS, dati di interesse

Volevo dare un ripasso a questa malattia.
In Italia è da tempo che non se ne parla, come se fosse scomparsa.
L'unico ricordo condiviso è la famosa pubblicità con gli aloni viola, che per molti versi risulta fuorviante.

La malattia puà essere generata da due tipi di virus diversi: HIV-1 e HIV-2.
Entrambi i virus sono fortementa variabili. Il primo ceppo si divide in svariati sottogruppi: M, O ed N.
l'M poi si ridivide a sua volta in 11 sottotipi individuati con le lettere: A, B, C, D, ecc. ecc.

Non tutte le varianti di AIDS sono diffuse allo stesso modo. Inoltre zone diverse del pianeta presentano varianti diverse.

La malattia ha la terribile caratteristica di essere incubata per un periodo che dura in media -per una persona normalmente sana- 10 anni. Il primo effetto si presenta dopo alcune settimane dall'infezione e causa una specie di influenza, che praticamente nessun paziente imputa all'AIDS come causa.

La malattia colpisce il sistema immunitario stesso. I primi globuli bianchi specifici contro il virus appaiono solo 6/8 settimane dopo l'infezione.

L'unico vero metodo per rilevare il virus è rilevare la presenza di anticorpi contro l'HIV. Altrimenti il virus risulta per molti versi trasparente ai test clinici.

il Virus colpisce direttamente le cellule CD4 utilizzandole per la sua replicazione.
Per una persona sana esse hanno una concentrazione nel sangue di 600-1300 unità per microlitro. Più il virus si replica, più la concentrazione diminuisce.
Un sieropositivo si definisce 'malato di AIDS' quando la sua concentrazione di CD4 scende sotto le 200 unità. In questa fase si raggiunge il collasso del sistema immunitario.


Ora iniziano però le belle notizie:

la possibilità di infezione a contatto di un seriepositivo è nulla. Il virus è troppo debole per resistere all'aria e nella maggior parte dei materiali.

Per essere infettati bisogna:
  1. avere una trasfusione di sangue proveniente da una persona infetta
  2. scambiarsi aghi infetti
  3. avere relazioni sessuali (qualsiasi tipo di organo usato è passibile di infezione)
  4. essere figli di madre infetta.
Quello che raramente si sa è che l'unico metodo che da una forte garanzia di infezione è il primo (90%). Gli altri hanno probabilità molto più bassi:
  • 0,3% gli aghi,
  • 0,01% le relazioni sessuali, stimato che sia avvenuto un solo rapporto tra la persona sana e l'infetta
  • dal 2% al 30% per il passaggio da madre a figlio. La percentuale dipende dalla zona del mondo ed è più bassa nelle zone più civilizzate.

Quindi un solo rapporto non protetto con un malato fondamentalmente non porta alla malattia, per fortuna.

Fonte: Aids, meeting the challenge. Data, Facts, Background. Sonia Weinreich e Christoph Benn, WCC Publication, Geneva, 2004

sabato 3 ottobre 2009

un giorno indimenticabile

Il primo giorno di lavoro è sabato, quindi è giorno libero.
Mi hanno lasciato libero di fare quello che volevo... e alla fine sono andato a giocare con i bambini dell'orfanotrofio presso il centro dell'organizzazione.

Nonostante non capisca veramente una sola "lettera" di quello che dicono... ed io mi esprima piú a suoni che a parole... mi sono divertito come non mai!!!

Questo giorno verrà ricordato come uno tra i giorni più felici della mia vita (non scherzo affatto!)

Jessi, la bambina australiana


Jessi, (davanti nella foto) tra i bambini dell'orfanotrofio, si distingue come un merlo bianco. E' meticcia.
E' figlia di una relazione tra un Australiano ed una 'ragazza di mestiere' di Pattaya.

Dopo essere nata è stata con la madre per 3 anni, la madre ha tentato il suicidio.
In un certo senso ci è riuscita: è morta mentre tentavano di portarla in ospedale per curarla.

La madre era sieropositiva e la figlia ha ereditato l'immuno deficenza. Quando Jessi è arrivata al centro era in pieno stato di AIDS, una qualsiasi infezione e sarebbe morta.

Il padre non si sa se ha un lavoro. Dopo la morte della madre si era rifiutato di prendersi a carico della bambina e quindi ora risiede all'orfanotrofio da un anno e mezzo.

Oggi le notizie dicono che sembra che lui abbia scoperto che può richiedere dei soldi al welfare australiano per mantenere la bambina e che quindi abbia deciso di venire a riprenderla.

venerdì 2 ottobre 2009

Arrivo al centro

Il centro dei Camilliani di Rayong in realtà si trova a circa 20 Km dalla città sulla strada principale che prosegue lungo la riva del mare verso Pattaya e poi Bangkok.

Si trova a metà strada tra i due paesi di Ban Chang e Mat Tha Put.

Il centro è composto da tutta una serie di edifici che si affacciano su un unico giardino centrale.
In mezzo al giardino c'è un laghetto artificiale pieno di decine di pesci.

Qui si trovano gli uffici principali che coordinano i lavori dei camilliani nella provincia di Rayong.
Infatti questo non è l'unico centro, ma ne esistono altri sia a Nord che a Sud della Thailandia.

Qui a Rayong ci sono 4 diverse istituzioni per l'aiuto ai malati sieropositivi:
  1. l'orfanotrofio ver0 e proprio
  2. il centro infermieristico PCU (Palliative Care Unit) per i malati non autosufficienti.
  3. il centro per i bambini diversamente abili, oltre che immuno-deficienti.
  4. il Garden of Eden, un villaggio dove le persone sieropositive autosufficienti possono andare a vivere e lavorare per reintegrarsi nella società.
Le ultime due non sono presso il centro dei Camilliani, ma sono geograficamente separati.

All'interno del centro si trovano quindi tutta una serie di edifici, tutti adibiti ad una specifica mansione.
Ci sono gli uffici amministrativi, la lavanderia, la cucina e la sala da pranzo, una chiesa, il PCU, diversi dormitori per le persone ed i bambini ed altre strutture minori.

Alcuno foto di:

strada principale ed ingresso al centro:



gli uffici:



la chiesa:



Il primo ingresso del CPU:



Angoli particolari del giardino: il centro nè è pieno, come da tradizione:

Un giorno da turista

Oggi è la prima vera giornata in cui posso permettermi di fare il turista!

Nel mio precedente viaggio avevo diviso Bangkok sette zone di interesse e le avevo visitate una per giorno, ma non mi era mai andato giù il fatto di non essere riuscito a vedere, a causa di informazioni volutamente errate, il palazzo reale ed il budda di smeraldo.

Oggi mi dedico alla visita ai templi!

A Bangkok da sola ci sono i tre templi più importanti della Thailandia:
  • wat Phra Kaew, il più importante perchè comprende il palazzo reale ed il budda di smeraldo. Ecco alcune foto:
  • wat Pho, secondo per importanza, vanta il maggior numero di statue del buddha tutte insieme, compreso il buddha disteso, che è lungo quasi 50 metri!
  • wat Arun, amatissimo dalla popolazione, si trova al di là del fiume ed è caratteristico per l'architettura khmer, che lo differenzia nettamente dal classico tempio buddista.
Dato che il secondo l'avevo visitato ampiamente mi concentro sul primo e su terzo.
Ecco una foto di Wat Phra Kaew:



Questo è invece Wat Arun.


Come potete vedere dalle due guglie, lo stile è effettivamente nettamente diverso. Per altre immagini usate pure google: ce ne sono tantissime. Questo sono invece foto che ho scattato personalmente.

Una nota sul budda di Smeraldo.

Originariamente realizzato in giada verde si trovava al Nord, in uno stupa di Chiang Rai.
Nel 1434 era ricoperto di argilla da molti anni e tutti ormai pensavano che fosse un normalissimo buddha. In quell'anno un monaco, passando per il templio, si accorge che parte dell'argilla era scrostata e che sotto era verde! Lui credette si trattasse di smeraldo!!! Da lì nacque il nome e la relativa leggenda.
La statua in seguito fu trasferita più volte anche a causa di guerre con le popolazioni del Laos, ma quando il Re Rama I fondò la città di Bangkok costruendovi il suo palazzo, vi fece aggiungere un templio per la conservazione definitiva della statua.

Fonte: Guida al Grand Palace.

giovedì 1 ottobre 2009

Disorganizzazione orientale

Oggi finalmente posso andare a richiedere l'estensione del visto turistico di un mese, per poter soggiornare i 3 mesi previsti inizialmente.


Avendo già visto come vanno le cose da queste parti ho preparato tutto per evitare soprese.
  1. Il giorno di arrivo in areoporto a Suvarnabhumi mi sono fatto dare numero di telefono ed indirizzo scritto in lingua thailandese, in modo da poterlo mostrare al tassista di turno. Vi faccio notare che i tailandesi non riescono a leggere gli indirizzi scritti con l'alfabeto inglese, quindi senza la scritta con i loro caratteri non si va da nessuna parte!
  2. La mattina dall'albergo faccio chiamare il numero di telefono per verificare che l'indirizzo sia corretto, che gli uffici siano aperti e che possa procedere con la richiesta di estensione del visto.
Risultato: sembra tutto OK!

Prendo il taxi perchè in questo caso sono io a non capire assolutamente nulla dell'indirizzo! Fortunatamente scopro che gli uffici sono vicino a Lumpini Park, il parco più grande della città. Dato che ci sono già stato la vita del ritorno non sarà un problema.

Ma il bello è quando arrivo agli uffici di immigrazione: un tipo che parla anche bene inglese mi spiega che per richiedere l'estensione del visto:
  1. bisogna andare presso altri uffici situati presso un altro indirizzo. Me lo passa, ma scritto in tailandese: ancora una volta non si capisce dove andare.
  2. è troppo presto per chiedere l'estensione. Questa può essere ottenuta solo quando il visto è in scadenza!!!
In pratica scopro che ho passato quasi una settimana intera a Bangkok... per niente!!!

L'unica bella notizia è che gli uffici immigrazione a quanto dice si trovano anche a Rayong e che sono abilitati all'estensione del visto.

Ancora una volta sono stato fregato dalla disorganizzazione orientale.

Questa è la caratteristica più soprendente per i turisti bisognosi di informazioni: chiedere NON serve a nulla.

Passanti, tassisti e autotrasportatori, poliziotti o addirittura ufficiali della TAT (ente governativo tailandese che si occupa del turismo): nessuno sa mai niente!!!

E se qualcuno ti risponde? Tutti contenti?
Magari! E' nella normalità che le informazioni ricevute siano errate, almeno in parte, se non completamente inventate...

per es. I Giapponesi culturamente non possono rispondere di NO. Per un giapponese è un'onta personale mostrare di non essere in grado di rispondere ad una domanda. Quindi se messi alle strette... inventano!

In Thailandia le volte in cui ho ricevuto risposte totalmente errate e fasulle non si contano più.
Personalmente ringrazio l'era delle reti informatiche che mi permette di entrare in un internet caffè e per 1 euro passare un'oretta a cercare su siti italiani o inglesi le informazioni di cui ho bisogno.

In India, dove la gente parla inglese e quindi ci si comprende facilmente, cambia qualche cosa? Neanche per sogno!

Il punto centrale di convergenza di tutti i problemi è l'indirizzo stradale dei posti. Non c'è occidentale che passando in Oriente non abbia a scontrarsi con esso. Nell'est del mondo sembra che sia una componente importata dall'Ovest e mai veramente digerita.
Mi è già capitato di ottenere un indirizzo ufficiale che oltre alla via ed il numero riportasse informazioni tipo: "raggiunto il pescivendolo gira a destra", "quando vedi il Seven-eleven torna indietro alla prima traversa","vicino al Grand Hotel XXXX"...
... il sistema a volta mette in difficoltà gli stessi tassisti. Succede che ti chiedano un numero di telefono della destinazione per chiamare e chiedere informazioni a loro volta!

In Thailandia l'organizzazione degli indirizzi divide le strade in: principali e traverse.
Le strade principali sono i Thannon e con il loro nome indicano la zona della città. Le strade traverse, i Soi, invece sono solo numerati. I numeri pari da una parte, mentre i numeri dispari dall'altra.

In base a cosa si decide se una strada è un thanon od un soi non è sempre chiaro perchè alcuni soi sono anche a 4 corsie. Se sono grandi, spesso hanno anche un nome.

Il mio albergo a Bangkok come dicevo è in zona Sukhumvit, soi 4.
Quindi a partire dall'inizio dalla thannon Sukhumvit, la seconda traversa sulla destra è la mia strada. L'albergo poi si trova "da qualche parte" lungo la strada: è d'obbligo la ricerca!