giovedì 12 novembre 2009

La zona "sub" segreta

In un angolo nascosto -presso l'ingresso del centro- vi è un cancelletto di ferro chiuso da un lucchetto gigantesco, la cui dimensioni esplicano in modo perfetto la scritta che esso riporta: 'max security'.

Ebbene si, all'interno del centro dei camilliani, vi è una zona reclusa, dove si trova...
...una piscina di tutto rispetto!!!



La piscina non è grandissima, ma sufficiente per dare spazio una decina di persone che si mettano a mollo nell'acqua. La zona balneabile, come i bordi, è a tutti gli effetti coperta da un tetto, ma non essendo completi i muri laterali, la piscina risulta per l'utilizzo scoperta. In pratica l'acqua è comunque scaldata dal sole e nessuna barriera si interpone a bloccare il vento, se presente. Questo motivo rende la piscina fruibile solo nei giorni caldi.

Oggi che anche alle 8 di sera -a sole tramontato- il termometro segnava comunque 31 gradi, la temperatura dell'acqua era assolutamente perfetta sia per nuotare, che per una bella spaghettata. Alle tre del pomeriggio, quando i grandi capi hanno dischiuso l'ingresso, l'acqua era assolutamente bollente!

Anche oggi, come ieri, lo scopo principale era far divertire i pazienti e fare un pò di moto.

Un silenzioso stupore ha perciò pervaso tutta la piscina quando lui (in foto sotto):



ha camminato in acqua senza alcun sostegno per la prima volta da alcuni mesi.

Per i pazienti più abili, o con la tavoletta, o con il salvagente, c'era sempre un metodo per farli scendere in acqua.




Per di più, Brother Joy, ed il coordinatore principale degli infermieri, hanno organizzato un gioco in tre gare. Sette pazienti, insieme a me, formavano due squadre di 4 elementi.
La prima due gare erano una corsa di nuoto a staffetta. Ognuno doveva nuotare avanti ed indietro lungo la piscina, utilizzando una tavola galleggiante come staffetta per il cambio.



Alla fine delle due gare il punteggio era di parità: 1 - 1. Quindi è arrivata la terza gara: la bella!
In questo caso 8 monetine da 5 bath venivano lanciate in diverse zone della piscina, mentre i concorrenti non potevano guardare. Il gruppo che trovava per primo 5 monetine... vinceva!

In questo modo si sono passate un'oretta e mezza in allegria.

Per me è stata anche una occasione per conoscere meglio i pazienti che 'stanno bene' con i quali raramente mi capita di avere a che fare. Loro di base non hanno grande bisogno di aiuto: per di più le loro stanze sono esattamente dalla parte opposta di quella in cui sono operativo praticamente a tempo pieno.

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